Il sistema di previdenza sociale, istituito nel 1935, subisce aggiustamenti regolari per mantenere la solvibilità. Un cambiamento fondamentale che entrerà in vigore nel 2026 è l’aumento dell’età pensionabile completa (FRA) a 67 anni per i nati dal 1960 in poi. Questo cambiamento è stato legiferato dal 1983, ma molti non sono consapevoli delle sue implicazioni.
Spiegazione dell’età pensionabile completa
L’età del pensionamento completo determina l’importo standard delle prestazioni di previdenza sociale. Per decenni, questa età è stata di 65 anni, ma nel 1983 il Congresso l’ha modificata per affrontare i crescenti squilibri nel sistema. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, aumentò anche la pressione sui pagamenti della previdenza sociale. Aumentare la FRA è stato un modo per mitigare questo problema senza tagliare immediatamente i benefici.
Il cambiamento non è stato brusco. Per i nati tra il 1943 e il 1954 la FRA era di 66. Dal 1955 è aumentata di due mesi all’anno. Ciò significa che gli individui nati nel 1956 avevano una FRA di 66 anni e quattro mesi e così via. Entro il 2026, chiunque sia nato nel 1960 o successivamente avrà un FRA pari a 67.
Perché è importante: riduzioni dei benefici
La richiesta di previdenza sociale dinanzi alla FRA comporta riduzioni permanenti dei benefici. La Social Security Administration (SSA) riduce i pagamenti di cinque noni dell’1% per ogni mese richiesto in anticipo, fino a un massimo di 36 mesi. La presentazione anticipata di oltre tre anni comporta un’ulteriore riduzione di cinque dodicesimi dell’1% al mese.
Ad esempio, presentare la domanda all’età di 66 anni nel 2026 comporterà la ricezione solo del 93,33% del beneficio primario. Se il beneficio completo è di $ 2.000 al mese, il pagamento sarà invece di $ 1.866,60. La presentazione della domanda all’età di 62 anni ridurrebbe ulteriormente il beneficio, potenzialmente fino a circa $ 1.400.
Cosa dovrebbero fare i pensionati
L’aumento a FRA 67 non altera l’ammissibilità o le opzioni di deposito. Gli individui possono ancora richiedere i benefici già a 62 anni o ritardarli fino all’età di 70 anni per maggiori pagamenti. Tuttavia, coloro che si aspettano tutti i benefici all’età di 66 anni nel 2026 dovranno affrontare una riduzione di circa il 7%, a meno che non aspettino un altro anno.
Il punto fondamentale è che la modifica della FRA non è una novità; è un aggiustamento pianificato da tempo. I pensionati devono essere consapevoli di questo cambiamento per evitare tagli involontari dei benefici.
Ritardare il pensionamento, anche di un anno, può avere un impatto significativo sulla sicurezza finanziaria a lungo termine. Comprendere questi cambiamenti e pianificare di conseguenza è essenziale per massimizzare i benefici della previdenza sociale.
















